La storia di Babbo Natale:![babbo-natale.jpg](https://duedicuori.wordpress.com/wp-content/uploads/2006/12/babbo-natale.miniatura.jpg)
Babbo Natale, o almeno un personaggio molto simile è realmente esistito; si tratta di San Nicola. Nato a Patara, in Turchia, da una ricca famiglia, divenne vescovo di Myra, in Lycia, nel IV secolo e forse partecipò al Concilio di Niceanel nel 325. Quando morì le sue spoglie, o le presunte tali, vennero deposte a Myra fino al 1087. In quest’anno infatti vennero trafugate da un gruppo di cavalieri italiani travestiti da mercanti e portate a Bari dove sono tutt’ora conservate e di cui divenne il santo protettore.
Negli anni che seguirono la sua morte, si diffusero numerosissime leggende. Una tra le più famose e confermata da Dante nel Purgatorio (XX, 31-33) è quella delle tre giovani poverissime.
Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello, i tre sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa. Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto di monete attraverso il camino, dov’erano appese le calze ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie.
In altre versioni posteriori, Nicola regalava cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i camini o le loro finestre.
In ogni caso San Nicola divenne nella fantasia popolare “portatore di doni”, compito eseguito grazie ad un asinello nella notte del 6 dicembre (S. Nicola, appunto) o addirittura nella notte di natale.
Il nome olandese del santo, Sinter Klass , venne importato in America dagli immigrati come Santa Claus (abbreviazione di Sanctus Nicolaus) , la cui traduzione in italiano è solitamente Babbo Natale.
E anch’io come tanti bambini (e non solo) ho scritto la mia lettera a Babbo Natale…
Caro Babbo Natale,
da piccola appuntavo i miei desideri dell’anno in un fogliettino di carta, per poi metterli insieme in una bella letterina che come di consueto ogni anno ti inviavo.
Oggi però, son cambiati i tempi e anche la tecnologia, e così ho deciso di scriverti qui.
Io sò che esisti,non ho mai smesso di crederci.
Da piccola pensavo tu fossi mio nonno, anche lui aveva la barba,e anche lui a Natale si vestiva di rosso…ma pian piano negli anni, ho capito che il vero Babbo Natale era un altro…
Fin da piccola uno dei miei più grandi desideri era la Pace, sia nella mia famiglia che nel mondo.
Passavo il periodo natalizio in degli orfanotrofi a far volontariato, a giocare con altri bambini che erano meno fortunati di me, a renderli felici anche regalandogli dei sorrisi e degli abbracci.
Era questo il mio Natale: star vicina alle persone che avevano bisogno d’affetto.
E questo era il regalo che ogni anno trovavo sotto l’albero, un regalo davvero stupendo.
Oggi, però, a 23 anni ti chiedo,oltre a quello che ti ho sempre chiesto, una piccola cosetta in più…
Non é niente di materiale o comunque non tangibile, ma è qualcosa che potrebbe rendermi tanto felice: un lavoro.
E non lo chiedo solo per me, sò che c’è tanta altra gente come me che lo cerca, e ne cerca uno decente.
Tanti di noi ci accontentiamo di ciò che troviamo, lavori che non ti gratificano ne dal punto di vista economico ne, soprattutto,in quello morale e professionale.
E’ davvero un peccato sprecare tantissime risorse umane ad esempio nel call center!!
Tanti studi, tanti sacrifici per poi non realizzarsi nel lavoro. Giuro che non é per niente bello!
E non é neanche bello veder tanta gente, che pur non avendo certi requisiti, fondamentali per determinati mestieri haano un posto di lavoro sicuro e garantito…(da raccomandazioni!)
Non é bello continuare a vivere così…sai quante volte sono andata a letto cercando di svegliarmi in un domani migliore, diverso?!…eppure ancora questo non é accaduto.
Non mi resta che continuare a sperare che quel giorno arrivi presto, che i miei desideri espressi ammirando le stelle cadenti si avverino, come tutti i desideri di chi come me sogna un mondo migliore.
Con sincero affetto,
Misilmeri, 09 Dicembre 2006
LeziaMigliore